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Mercoledì, 23 febbraio 2022, h. 18.

Il programma della conferenza “Translating Worlds: Migration, Memory and Culture” che si tiene alla Monash University di Melbourne, con un mio intervento su “The broken memory of the Italian exiles from Istria, Fiume and Dalmatia”.

(Programma del convegno in PDF)

Link alla pagina web.

Lunedì 9 febbraio 2015, h. 16, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Monte di Dio, 14 – Napoli)

In occasione del Giorno del Ricordo 2015

GIOVANNI STELLI (Società di Studi Fiumani – Roma)

DIEGO LAZZARICH (Seconda Università degli Studi – Napoli)

 terranno un seminario sul tema:

LE DUE RESISTENZE AL CONFINE ORIENTALE E L’ESODO DEGLI ITALIANI DELL’ISTRIA, DI FIUME E DI ZARA NEL SECONDO DOPOGUERRA

Locandina: 9 FEBBRAIO 15 DEF

Oggi, 24/20/2014, su “Il Mattino” (Caserta) un articolo di Maria Teresa Rossi intitolato “Il «magazzino 18» di Cristicchi: l’esilio dimenticato” in cui si racconta l’incontro con Cristicchi avuto ieri al Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” della Seconda Università degli Studi di Napoli.

Leggi l’articolo del Mattino.

Un mio articolo intitolato “Per non dimenticare l’esodo del 1947” pubblicato il 21/10/2014 su Repubblica – Napoli (pp. I e X).

Link versione online, p. I e p. X.

 

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Giovedì 23/10/2014, alle ore 11, Simone Cristicchi incontra gli studenti per parlare dello spettacolo “MAGAZZINO 18”.

Saluti: Gian Maria Piccinelli

Introduce: Diego Lazzarich

L’incontro si terrà presso l’Aula 1 del Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” della Seconda Università degli Studi di Napoli.

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Servizio e intervista sul Giorno del ricordo 2014 della WebTv del Comune di #Napoli http://t.co/DqLAVp9wg4

Al TGR-Campania del 10 febbraio 2014, h. 19,30.

Servizio di Francesca Coppola sul “Giorno del ricordo” 2014 celebrato nella sede del Comune di Napoli (Palazzo San Giacomo) il 10 febbraio 2014, dalle ore 11 alle 12,30.
Il servizio include un’intervista allo Storico delle Dottrine Politiche Diego Lazzarich .
All’incontro erano presenti Arsenio Milotti (delegato di Napoli dell’Associazione Venezia-Giulia e Dalmazia), Diego Lazzarich (Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” – Seconda Università degli Studi di Napoli), Nino Daniele (Assessore alla Cultura) e Annamaria Palmieri (Assessore all’Istruzione).

Da Youtube: solo il servizio

Al min. 10,10 del TGR, c’è il servizio dal sito Rai:  TGR – Campania.

La Repubblica (Napoli), 9/2/2014, p. XIV

Trafiletto informativo sull’evento che si terrà a Palazzo San Giacomo in occasione del “Giorno del ricordo” 2014.

L’Adnkronos sul “Giorno del ricordo”

Napoli, 9 feb. – (Adnkronos) – Una pagina di storia italiana che ha segnato l’esistenza di milioni di persone, tra prima e seconda generazione, ma che ha anche scritto una pagina della storia di Napoli e dei suoi abitanti, che confermarono per l’ennesima volta la solidarietà di una città aperta all’accoglienza. E’ proprio partendo da questa consapevolezza che il Comune di Napoli celebrerà la Giornata del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata; furono in tanti infatti ad arrivare da Fiume, Pola, Zara, Spalato, a Napoli, dove fu inizialmente allestito un campo profughi nel bosco di Capodimonte. Con il passare degli anni i profughi si sono integrati nella comunità contribuendo alla vita della città, in prima persona e con gli immigrati di seconda generazione, che di Istria e Dalmazia portano il ricordo nei racconti familiari e talvolta nel cognome. E’ il caso di Diego Lazzarich, storico, docente della Seconda Università di Napoli, che terrà una lezione alle scolaresche nella Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, a chiusura della celebrazione che avrà inizio alle 11.30 di lunedì 10 febbraio, ‘Giornata del ricordo’. L’obiettivo, spiega il professor Lazzarich all’Adnkronos, è “aiutare in primo luogo i ragazzi a ricostruire gli eventi collocandoli nel contesto geopolitico e storico, raccontando la storia con la ‘s’ maiuscola, per spiegare poi come, chiusa la parte manualistica, si aprano centinaia di migliaia di ‘storie’ di persone che hanno visto la propria esistenza segnata in modo profondo. Come nel caso della mia famiglia, che lasciò Fiume portando con sè pochissime cose per trovarsi in un campo profughi a Napoli”.