Nel dorso del quotidinao Avvenire, in “InDialogo” (23/2/2020, p. 6), un articolo di Niccolò Maria Ricci intitolato “Obbligati a dimenticare”. L’autore mi intervista per raccontare la storia dei profughi giuliano-dalmati a Napoli.
In qualità di membro del Consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia, ho partecipato a Roma al congresso per ascoltare e deliberare sui punti proposti dal Presidente dell’A.N.V.G.D., Renzo Codarin, e dal Presidente di Federesuli, Antonio Ballarin.
L’intervista che Kristina Blecich mi ha fatto per l’inserto “In più cultura” (pp. 6-7) della “Voce del popolo” di Fiume del 18 aprile 2018.
Celebrazione del Giorno del ricordo 2018 presso il Bosco di Capodimonte.
Alcune foto e link per servizi giornalistici.
Al minuto 9:33, il servizio televisivo del TGR Campania sulla celebrazione tenuta al Bosco di Capodimonte per il Giorno del ricordo 2018: clicca qui
Al minuto 9:22, il servizio del Giornale Radio Rai Campania sulla celebrazione tenutasi al Bosco di Capodimonte per il “Giorno del ricordo” 2018: clicca qui
Il programma della conferenza “Translating Worlds: Migration, Memory and Culture” che si tiene alla Monash University di Melbourne, con un mio intervento su “The broken memory of the Italian exiles from Istria, Fiume and Dalmatia”.
Il giorno 13 febbraio 2017 si sono tenute, presso il Real Bosco di Capodimonte (Porta MIano), le celebrazioni del Comune di Napoli e dell’Associazione Nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia in occasione del Giorno del Ricordo.
Articolo della Voce sui seminari svolti tra Napoli e Caserta con l’Università Popolare di Trieste, Seconda Università di Napoli, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e l’Accademia di Belle Arti (e da me coordinati).
Alcune foto della cerimonia di scoprimento della targa dedicata alle vittime delle foibe e agli esuli della Venezia-Giulia e Dalmazia.
Servizio della Web-Tv del Comune di Napoli sul “Giorno del ricordo” nel Bosco di Capodimonte, dove si è scoperta una targa che ricorda le vittime delle foibe e gli esuli della Venezia-Giulia e Dalmazia.